Doppia proiezione
Come fu che un Uovo D’oro piovve su dame, cavalier, maghi e santoni
Un bel niente è il primo film della Don Bosco Film Production, la tribolata casa di produzione cinematografica, nata all’interno della Casa Circondariale Don Bosco, grazie alla sinergia di Internet Festival, Fondazione Pisa, Regione Toscana e la Compagnia I Sacchi di Sabbia.
L’uovo d’oro è un oggetto perfetto, che atterra in un mondo imperfetto, scompigliandolo radicalmente. I personaggi che popolano questo mondo imperfetto sono un po’ fiabeschi e un po’ annoiati: c’è il mago Wikipedio, c’è un Cavaliere con tanto di cavallo, c’è naturalmente anche una principesca, e una dama di corte, e un monaco e pure tre Savi. Da molto e molto tempo vivono in un mondo dove non c’è niente (letteralmente). E dal niente spunta quest’uovo d’oro.
È inevitabile che tutti si pongano la medesima domanda: perché è qui ? Chi l’ha mandato? A cosa serve? Ed è altrettanto inevitabile che tutti tententino di decifrare l’enigma che nell’Uovo è racchiuso. Che un piccolo film sulla “privazione” veda la luce all’interno di un festival sull’innovazione digitale è particolarmente significativo: cos’è infatti l’uovo d’oro se non una metafora del progresso? E in fondo la questione che il film si pone è: come deve essere questo “progresso”, per essere assorbito senza traumi da una comunità? Forse non dovrebbe aspirare troppo alla perfezione, se vuol essere un elemento aggregante: sopratutto se la comunità in questione è tutt’altro che perfetta.
Un bel niente racconta comicamente lo sconvolgimento che qualsiasi innovazione può recare in un mondo che non è pronto ad accoglierla e al tempo stesso si pone come un inno alle capacità inventive dell’essere umano. Quale miglior omaggio alla fantasia di un piccolo film, interamente realizzato e girato all’interno di un carcere? Un film fatto di niente.