L’evento è fruibile anche in streaming
In collaborazione con libreria Feltrinelli
Incantesimi, estasi e alienazioni nella cultura digitale
Tra le maglie della rete, le tenaglie del capitalismo neo-liberale e i flussi dei media, stiamo esperendo, con tutti i brividi del caso, i limiti e gli eccessi della condizione umana. Eccoci in uno scenario dove la tecnologia smette bruscamente di essere il dispositivo del lògos nel senso filosofico della “ragione” o del “pensiero”, divenendo tecnomagia, ovvero sistema di nuovi e vecchi totem, riti e miti attorno ai quali il soggetto si perde e si confonde.
In una siffatta rete di dipendenze, una sorta di danza macabra – tra trend, topic, air pod, meme, reel, live e story – siamo posseduti dagli oggetti che crediamo di possedere e agiti laddove siamo convinti di agire. Le persone coinvolte in tali performance esperiscono una sorta di trance, che è al tempo stesso pura vibrazione nell’ambiente dove sono immerse e fuga dall’io verso ciò che lo precede ed eccede, tra remoti arcaismi e visioni futuristiche, al di là delle utopie e delle distopie.